27/09/2019 - Piani informatici Proroga al 30/10
tratto da Italia Oggi - 26 Settembre 2019
Piani informatici Proroga al 30/10
di GIOVANNI GALLI - Italia Oggi - 26 Settembre 2019
Gli enti locali avranno tempo fino al 30 ottobre per inviare alla Corte dei conti il questionario per la valutazione dello stato di attuazione del piano triennale per l' informatica nella p.a. La sezione autonomie della magistratura contabile ha annunciato ieri di aver prorogato il termine originariamente fissato al 30 settembre. Comuni, province, città metropolitane, regioni avranno così un mese di tempo in più per rispondere al monitoraggio elaborato dal team per la trasformazione digitale nell' ambito del protocollo stipulato con il commissario per l' attuazione dell' Agenda digitale.
Alla base dello slittamento, ha precisato la Corte, la decisione di acquisire le risposte degli enti ancora inadempienti, visto che al momento la percentuale di adesioni al questionario ha superato il 60%. Tuttavia sono ancora molte le amministrazioni in difficoltà, soprattutto i piccoli comuni che, come denunciato dall' Anpci, non dispongono di risorse umane e competenze tecnico-informatiche adeguate ad affrontare la transazione al digitale e la compilazione del questionario. L' indagine della Corte dei conti si propone di fornire al parlamento una fotografia sullo stato di attuazione dell' Agenda digitale da parte delle amministrazioni territoriali richiamando, al contempo, l' attenzione di tutti gli enti coinvolti sulla necessità di portare a compimento le attività operative indicate all' interno del Piano triennale per l' informatica nella pubblica amministrazione 2017-2019.
Si tratta di attività propedeutiche alla realizzazione dell' Agenda digitale italiana, obiettivo strategico per il paese, visto che mira a migliorare la qualità e la quantità dei servizi resi al cittadino, con maggiore efficienza a fronte di risparmi di spesa. L' accesso al questionario sarà possibile esclusivamente attraverso il web con credenziali di accesso Spid (Sistema pubblico di identità digitale). Poiché le credenziali Spid sono riferite alla singola persona fisica, spiega la Corte dei conti, sarà necessario che ogni ente individui le persone incaricate di procedere alla compilazione del questionario e che queste provvedano a munirsi di Spid, qualora non ne siano già in possesso.