29/10/2019 - Danno erariale per la nomina a direttore generale del dirigente in pensione
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Danno erariale per la nomina a direttore generale del dirigente in pensione
di Vincenzo Giannotti
Il Presidente della Provincia, la giunta e il dirigente del servizio del personale sono stati condannati in primo grado dalla Corte dei conti, per aver colpevolmente e con grave negligenza affidato la carica di direttore generale al precedente segretario comunale in pensione, nonostante l'esplicito divieto del Dl 223/2006. La Corte dei conti di appello (sentenza n. 361/2019) ha confermato la condanna respingendo tutte le eccezioni sollevate dalla difesa. Nessuna esimente è stata concessa al Presidente della Provincia per la sua mancata partecipazione in giunta, al momento della decisione del conferimento dell'incarico, essendo suo, in ogni caso, il potere di nomina del direttore generale. Infondata è stata, altresì, considerata la censura sulla figura non dirigenziale del direttore generale, data l'espressa previsione di questa figura all'interno del testo unico degli enti locali all'articolo 108 inserito nella rubrica delle figure dirigenziali. Inoltre, nessun rilievo può essere dato al cambio di orientamento dei servizi ispettivi della Ragioneria generale dello Stato che alla fine avevano escluso il danno erariale, trattandosi di un parere non vincolante e per di più successivo rispetto al momento in cui le condotte censurabili hanno avuto luogo. Infine, pure nella non univocità degli orientamenti dei giudici contabili, il danno erariale va qualificato al lordo e non al netto dei contributi previdenziali e fiscali sostenuti dall'ente locale, in quanto trattandosi di somme uscite dal patrimonio dell'ente le stesse non potranno che essere ripristinate per il medesimo ammontare.