25/10/2019 - La regione Abruzzo pensa a segretari comunali onorari
tratto da Italia Oggi
La regione Abruzzo pensa a segretari comunali onorari
di Luigi Oliveri
Sempre più forte la voglia di spoils system per i segretari comunali o, comunque, l'intenzione dei sindaci di individuare a piacimento il principale dirigente della macchina amministrativa locale. Nei giorni scorsi il presidente della regione Abruzzo ha scritto ai ministri della pubblica istruzione (oggettivamente sfugge il perché) e dell'interno, suggerendo di rimediare alla carenza di segretari comunali (meno di 3.500 per oltre 8.100 enti locali) istituendo una categoria onoraria di segretari comunali, costituita da avvocati e commercialisti. Che ovviamente verrebbero chiamati dai sindaci intuitu personae. Il sindacato Fedir ha rivolto ai medesimi Ministri e al presidente della Regione Abruzzo una nota di risposta, con la quale da un lato ironicamente si chiede di immettere d'ufficio i segretari comunali negli albi degli avvocati e dei commercialisti, considerata l'equivalenza delle professionalità immaginata dal governatore abruzzese; dall'altro, invece, in maniera concreta si evidenziano gli errori di prospettiva ed i soli rimedi corretti. La carenza dei segretari comunali non è un caso: è stata certamente creata (e questo vale per molte altre categorie di dipendenti pubblic) da oltre 15 di blocco delle assunzioni, cui si sono aggiunti altri 5 anni di totale chiusura delle immissioni di nuove leve, a causa dell'intenzione di abolire la categoria espressa dal governo Renzi con la lettera rivolta ai dipendenti pubblici del 30 aprile 2014 e del disegno di riforma Madia della dirigenza, contenente proprio la soppressione della figura dei segretari comunali. Per la Fedir e molti altri osservatori, sembra quasi la creazione ad arte del problema, cioè una mancanza rilevantissima di segretari rispetto alle sedi da ricoprire, per poi proporre la soluzione drastica: scegliere liberamente il segretario, aspirazione che nei sindaci monta in modo sempre più forte sin dalla riforma Bassanini e soprattutto dalla mancata abolizione con la riforma Madia. Per altro, per quanto ovviamente avvocati e commercialisti siano professionisti di indiscussa qualità, appare assai strano rivolgersi a soggetti privi tendenzialmente di quelle capacità manageriali e gestionali di organizzazioni assai complesse, che si pretende giustamente in capo ai segretari comunali.