27/11/2019 - Intoccabili l'indipendenza e la professionalità dei revisori
tratto da lapostadelsindaco.it
Intoccabili l'indipendenza e la professionalità dei revisori
La Rivista del Sindaco 27/11/2019
A diversi giorni dal parere positivo del Consiglio di Stato sullo schema di regolamento modificativo del decreto, predisposto dal ministero dell’interno e sviluppato per riformare l’elenco e le modalità di selezione dei revisori dei conti per gli enti locali.
L’Osservatorio sulla finanza locale del ministero ha spinto per ottenere queste modifiche, tutte atte a spingere la consolidazione dei requisiti di indipendenza e professionalità dell’organo di revisione, in parti così condivise (in sintesi):
1 – elevare i requisiti per la prima fascia;
2 – creazione di una quarta fascia per i Comuni con oltre 50.000 abitanti;
3 – test nazionale organizzato direttamente dal ministero;
4 – modificare l’algoritmo di estrazione per aumentare le probabilità di estrazione di chi non è mai stato estratto o che non ha incarichi al momento dell’estrazione.
Il tutto fa parte di un percorso che si prefigge lo scopo di rafforzare il sistema, per poi poterlo utilizzare anche in contesti simili. Un’opzione già prevista nel DM del 15 febbraio 2012, n 23, articolo 4, comma 7, in cui viene stabilito che il sistema di estrazione a sorte dall’elenco dei revisori degli enti locali possa essere utilizzato anche da parte di enti e/o società partecipate o controllate dagli enti locali, per scegliere l’organo di revisione contabile, su richiesta della Prefettura di competenza. Anche Ancrel porta avanti una proposta, in cui si vuole un posto riservato ad un revisore di prima nomina all’interno del Collegio, in modo che questo possa maturare la dovuta esperienza.
Al contrario la modifica sottoposta dal Tuel, alla proposta di legge n 1356, riguardo le “Modifiche al testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267, e altre disposizioni in materia di status e funzioni degli amministratori locali, di semplificazione dell'attività amministrativa e di finanza locale”. Nell’articolo si propongono:
- la creazione dell’elenco dei candidati revisori su base provinciale;
- l’elezione diretta del presidente da parte del Consiglio comunale (per gli organi collegiali);
- la conferma del collegio per un’eventuale secondo mandato.
Al momento dell’iscrizione, stando al regolamento attuale, il revisore può scegliere liberamente le Province in cui spera di essere sorteggiato, valutando se accettare o meno l’incarico, con un tetto massimo disponibile per le spese di trasferta. La sottrazione al regime dell’estrazione del presidente del collegio con scelta discrezionale da parte dell’organo consiliare è ritenuta una grave sottrazione, in grado di minare la garanzia di terzietà dell’organo revisore. Si ritiene anche che arrivare ad un doppio mandato senza sottoporsi ad un altro sorteggio sia una limitazione alla turnazione degli incarichi. Ci si augura quindi che il legislatore, mettendo mano alla delicata riforma del Tuel, consideri le varie proposte, riflessioni e istanze provenienti dalle categorie e dagli operatori dell’ambiente degli enti locali, che possono portare a favore tutta la loro esperienza.
Articolo di Luigi Franco