21/11/2019 - Obbligo dell'Ente di esibire a richiesta i giustificativi delle presenze del dipendente
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Obbligo dell'Ente di esibire a richiesta i giustificativi delle presenze del dipendente
V. Giannotti, G. Popolla (La Gazzetta degli Enti Locali 21/11/2019)
Ai fini della verifica della propria presenza in servizio, comprovata anche dai giustificativi di richieste di ore di permesso a supporto di eventuali ore di assenza certificate dall’Ente, una dipendente ha chiesto la relativa documentazione senza, tuttavia, aver mai avuto risposta, tanto da vedersi costretta ad adire i giudici amministravi al fine di sanzionare il silenzio diniego alla sua domanda. Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio (sentenza n. 12857/2019) ha accolto il ricorso e sanzionato l’Ente per il silenzio diniego che si è formato sulla richiesta non evasa.
La vicenda
Per poter sanare alcune irregolarità delle proprie presenze in servizio, una dipendente di un ente pubblico ha chiesto alla propria amministrazione di poter prendere visione ed estrarre copia dei cartellini attestanti le presenze in servizio, nonché copia delle richieste di permesso e di assenza con relativi protocolli, motivando la propria richiesta all’ostensione della documentazione domandata al fine di verificare l'esatta corrispondenza tra la situazione protocollare e quella lavorativa.
Non avendo ricevuto risposta dal proprio ente la dipendente proponeva, quindi, ricorso innanzi ai giudici amministrativi di primo grado, evidenziando come il silenzio serbato dall’ente equivalesse al diniego all’ostensione della documentazione richiesta, sollecitando in tal modo il Tribunale amministrativo ad ordinare all’ente l’esibizione di tutta la documentazione mai ricevuta.
Per poter sanare alcune irregolarità delle proprie presenze in servizio, una dipendente di un ente pubblico ha chiesto alla propria amministrazione di poter prendere visione ed estrarre copia dei cartellini attestanti le presenze in servizio, nonché copia delle richieste di permesso e di assenza con relativi protocolli, motivando la propria richiesta all’ostensione della documentazione domandata al fine di verificare l'esatta corrispondenza tra la situazione protocollare e quella lavorativa.
Non avendo ricevuto risposta dal proprio ente la dipendente proponeva, quindi, ricorso innanzi ai giudici amministrativi di primo grado, evidenziando come il silenzio serbato dall’ente equivalesse al diniego all’ostensione della documentazione richiesta, sollecitando in tal modo il Tribunale amministrativo ad ordinare all’ente l’esibizione di tutta la documentazione mai ricevuta.
