27/03/2019 - Sanzionata la condotta discriminatoria indiretta del comune
tratto da personaedanno.it
Sanzionata la condotta discriminatoria indiretta del comune
Il Tribunale di Mantova, con Ordinanza 15 marzo 2019, ha condannato il Comune di Goito a rifondere al ricorrente, persona con disabilità motoria, la somma di euro 1.500 a titolo di risarcimento del danno non patrimoniale per discriminazione indiretta ai sensi dell’art. 2 comma 3 Legge 67/2006.
Eccovi, in sintesi, la vicenda.
Tizio, invalido totale e permanente, denuncia di essere stato impossibilitato a far visita alla tomba del padre a causa di una barriera architettonica presente nel cimitero di Goito.
Il Comune nel 2008 aveva fatto installare una piattaforma elevatrice che tuttavia si era guastata una prima volta a distanza di pochi mesi e poi ancora, dopo gli interventi manutentivi, nel 2010.
Per quanto risulta agli atti, nel 2016, a seguito di diffida, l’amministrazione comunale si era attivata per la risoluzione del problema ma solo a fine 2018 poneva fine alla vicenda con l’installazione di una nuova piattaforma.
È tuttavia acclarato che nel periodo 2010-2016 il Comune restava inerte omettendo di intervenire sull’eliminazione della barriera architettonica rendendosi per tal modo responsabile della condannata condotta discriminatoria.
Ricorda infatti l’estensore, citando testualmente la norma, che “Si ha discriminazione indiretta quando una disposizione, un criterio, una prassi, un atto, un patto o un comportamento apparentemente neutri mettono una persona con disabilità in una posizione di svantaggio rispetto ad altre persone”.
Penso al nostro Movimento, ai principi che lo ispirano e alle “battaglie gentili” che aspettano di essere combattute.
Una di queste potrebbe essere la diffusione e la promozione della Legge 67 che ancora oggi, passati tredici anni dalla promulgazione, è troppo poco conosciuta e, di conseguenza, applicata.
Di seguito il link dell’ordinanza
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