27/03/2019 - Più controlli sugli immobili demaniali
Più controlli sugli immobili demaniali
di MATTEO BARBERO - Italia Oggi - 26 Marzo 2019
Più controlli dei comuni sugli immobili demaniali. La raccomandazione arriva dall' Ifel, che in una nota ha analizzato la portata della recente ordinanza della Cassazione n. 3275/2019 in merito alla soggettività passiva dell' Agenzia del demanio in materia di Ici e Imu. La pronuncia ha suscitato molto clamore in quanto gli Ermellini hanno confermato l' applicabilità di tali imposte nei confronti di otto immobili intestati al Demanio e utilizzati dalla Regione Emilia-Romagna e dall' Aipo (Agenzia interregionale per il fiume Po). In tal modo, secondo alcuni commentatori, sarebbe esplosa una vera e propria «bomba», con i comuni che avrebbero potuto presentare allo Stato un conto assai salato.
L' Ifel frena gli entusiasmi, evidenziando che, ad una lettura più approfondita, l' ordinanza «non appare foriera di elementi di dirompente novità, sia sotto il profilo del caso specifico che delle implicazioni generali, rispetto al consolidato orientamento giurisprudenziale in materia, che anzi appare ulteriormente rafforzato».
Secondo i tecnici dell' Anci, l' unico profilo innovativo è quello inerente alla qualificazione soggettiva dell' Agenzia: al riguardo, la Cassazione ha affermato, inoltre, che essa non può invocare l' esenzione per il solo fatto dell' assunzione di posizioni soggettive di competenza statale, dovendo invece provare «di essere un' istituzione organicamente inserita nell' apparato amministrativo statale o regionale, ancorché dotata di personalità giuridica propria».
Al contrario, conclude la Corte, l' Agenzia è un ente pubblico economico del ministero dell' economia e delle finanze, dotato di autonomia economica e gestionale, che in quanto tale non rientra tra gli enti soggettivamente esenti. Tale argomentazione, se non adeguatamente soppesata alla luce del criterio dell' esistenza o meno di un rapporto concessorio sugli immobili demaniali posseduti dall' Agenzia del demanio, porterebbe a escludere a priori il requisito soggettivo previsto dall' art. 7, comma 1, lett. a) del dlgs 504/1992, con la conseguenza di un potenziale ampliamento della soggettività passiva riconosciuta in capo alla medesima Agenzia, indipendente dall' utilizzo degli immobili di cui sia intestataria.
Secondo l' Ifel si rende necessario un controllo attento da parte dei comuni al fine di verificare il requisito di «utilizzo diretto» per fini istituzionali dell' ente possessore al momento di valutare l' imponibilità del proprio patrimonio immobiliare.