26/07/2019 - Comuni, più fondi a chi non ha asili nido
tratto da Il Sole 24 Ore - 25 Luglio 2019
Comuni, più fondi a chi non ha asili nido
di G.Tr. - Il Sole 24 Ore - 25 Luglio 2019
L' assenza di asili nido non sarà più considerata «normale» dalle regole di finanza locale. Suona così il significato della modifica al sistema dei fabbisogni standard, cioè dei parametri che misurano il costo efficiente dei servizi locali, e sono utilizzati per guidare una parte dei finanziamenti ai Comuni. La modifica, portata avanti dai Cinque Stelle con la viceministra all' Economia Laura Castelli, è stata presentata ieri alla Camera, in vista del debutto atteso dal prossimo anno. E arriva in tempi di discussioni incendiarie sui meccanismi di «perequazione» fra territori ricchi e aree povere del Paese.
Perché la cancellazione degli «zero» alla voce asili nido ha prima di tutto un carattere politico. All'atto pratico, sposterà al debutto qualche milione di euro nel fondo di solidarietà con il quale i Comuni dal fisco più ricco aiutano gli enti nei quali il gettito è minore. Sul piano politico però il cambio di prospettiva non è ininfluente.
In pratica: oggi il 45% del fondo di solidarietà (ma la percentuale è destinata a crescere) viene distribuito in base al rapporto fra i fabbisogni standard, che misurano la spesa necessaria per i servizi, e capacità fiscale, che calcolano l' entrata autonoma. Ma dove gli asili nido non ci sono, il fabbisogno è «zero», come se fosse normale l' assenza del servizio. Con il nuovo metodo non sarà più così, perché si riconosce a tutti un fabbisogno minimo, che copre il 7,69% della popolazione 0-2 anni nei piccoli Comuni su su fino al 16,71% nelle città oltre i 250mila abitanti.