08/07/2019 - Assunzioni, spesa personale e salario accessorio nel Decreto Crescita
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Assunzioni, spesa personale e salario accessorio nel Decreto Crescita
A. Bianco (La Gazzetta degli Enti Locali 8/7/2019)
Radicale modifica delle regole sulle assunzioni di personale, introducendo per la prima volta la possibilità di aumentare il personale in servizio da parte delle Regioni e dei Comuni virtuosi nel rapporto tra spesa del personale ed entrate correnti, con abbandono della logica della sostituzione dei cessati e del vincolo del rispetto del tetto di spesa per il personale. Introduzione del vincolo dell’aumento e/o della riduzione dei fondi per il trattamento economico accessorio e delle posizioni organizzative in relazione alla variazione del numero dei dipendenti in servizio. Sono queste le principali novità in materia di assunzioni, spesa del personale e tetto dei fondi per il salario accessorio contenute nel decreto legge n. 34/2019 (Decreto Crescita), per come convertito definitivamente in legge da parte del Parlamento nei giorni scorsi. Queste disposizioni sono contenute nell’articolo 33, si applicano solamente alle regioni a statuto ordinario ed ai comuni e sono state modificate in modo tutto sommato non radicale da parte del Parlamento.
Per ciò che riguarda le capacità assunzionali questa è la quarta modifica alle regole sulle assunzioni ed ai suoi tetti nell’anno 2019. Ricordiamo in precedenza il d.l. n. 113/2018, sulle capacità assunzionali dei vigili; la legge n. 145/2018, cd di Bilancio 2019 e la legge di conversione del d.l. n. 4/2019, quello che ha introdotto la cd Quota 100 ed il Reddito di cittadinanza. Un vorticoso modificarsi delle disposizioni che non costituisce di certo un buon viatico per la programmazione da parte delle singole amministrazioni.
Per ciò che riguarda le capacità assunzionali questa è la quarta modifica alle regole sulle assunzioni ed ai suoi tetti nell’anno 2019. Ricordiamo in precedenza il d.l. n. 113/2018, sulle capacità assunzionali dei vigili; la legge n. 145/2018, cd di Bilancio 2019 e la legge di conversione del d.l. n. 4/2019, quello che ha introdotto la cd Quota 100 ed il Reddito di cittadinanza. Un vorticoso modificarsi delle disposizioni che non costituisce di certo un buon viatico per la programmazione da parte delle singole amministrazioni.