17/06/2019 - Dichiarazione "omessa” e dichiarazione "falsa" – Differenza ai fini dell'esclusione dalla gara (Art. 80 D.LGS. n. 50/2016)
tratto da sentenzeappalti.it
Dichiarazione "omessa” e dichiarazione "falsa" – Differenza ai fini dell'esclusione dalla gara (Art. 80 D.LGS. n. 50/2016)
17.06.2019
La circostanza che l’operatore economico si sia reso “colpevole di gravi illeciti professionali, tali da rendere dubbia la sua integrità o affidabilità” costituisce un tipico concetto giuridico indeterminato e la categoria dei concetti giuridici a contenuto indeterminato attiene ad una particolare tecnica legislativa nella quale, per individuare il fatto produttivo di effetti giuridici, la norma non descrive la fattispecie astratta in maniera tassativa ed esaustiva, ma rinvia, per la sussunzione del fatto concreto nell’ipotesi normativa, all’integrazione dell’interprete, mediante l’utilizzo di concetti che vanno completati e specificati con elementi o criteri extragiuridici (Consiglio di Stato, Sez. III, 23 novembre 2017, n. 5467). (…)
Non merita favorevole considerazione, infine, l’ulteriore argomento speso dalla ricorrente nei motivi aggiunti, teso a valorizzare il disposto dell’art. 80, comma 5, lett. f-bis) del c.c.p. per sostenere che il RTI aggiudicatario avrebbe dovuto essere escluso de plano dalla gara avendo presentato “documentazione o dichiarazioni non veritiere”.
Nel caso di specie, infatti, viene in rilievo una dichiarazione omessa e non una “dichiarazione falsa” ovvero la presentazione di “falsa documentazione”, ipotesi alle quali si ricollega la sanzione espulsiva prevista dalla lettera f-bis).
Ed invero “solo alla condotta che integra una falsa dichiarazione consegue l’automatica esclusione dalla procedura di gara poiché depone in maniera inequivocabile nel senso dell’inaffidabilità e della non integrità dell’operatore economico, mentre, ogni altra condotta, omissiva o reticente che sia, comporta l’esclusione dalla procedura solo per via di un apprezzamento da parte della stazione appaltante che sia prognosi sfavorevole sull’affidabilità dello stesso” (Consiglio di Stato, Sez. V, 12 aprile 2019, n. 2407).