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04/06/2019 - ANPCI scrive al Ministro dell'Ambiente - Gestione dell’emergenza rifiuti (littering) lungo le strade extraurbane.

tratto da anpci.it

ANPCI scrive al Ministro dell'Ambiente - Gestione dell’emergenza rifiuti (littering) lungo le strade extraurbane.

                                                                                                 
Ill.mo dottor Sergio Costa
                                       Ministro dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare
                                                                                                                                   Roma
Oggetto: gestione dell’emergenza rifiuti (littering) lungo le strade extraurbane.
 
Gentile Ministro Costa,
con la presente la nostra Associazione si fa portavoce delle continue segnalazioni pervenute in merito all’oggetto da parte dei Sindaci dei Piccoli Comuni Italiani e dalle periferie dei grandi centri abitati. Purtroppo il fenomeno dell’abbandono di rifiuti, di tutti i tipi, sta contribuendo al degrado inarrestabile del nostro ambiente. Come previsto dal Testo Unico dell’Ambiente, all’art. 192 comma 3 i contravventori, se sorpresi nell’atto di abbandono del rifiuto vengono sanzionati da chi effettua la vigilanza.  La realtà è che la maggior parte delle strade extra urbane è di competenza delle Province che questo tipo di controllo non lo effettuano, se non in casi sporadici, per la mancanza di personale. Sempre il medesimo comma 3 succitato prevede che viene messo in capo al Sindaco del territorio su cui viene effettuato l’abbandono emettere ordinanza per la rimozione del materiale, e nel caso la stessa fosse disattesa provvedere alla rimozione e successivamente recuperare le somme spese dai soggetti obbligati.
I Comuni stanno facendo il possibile per contrastare questo fenomeno, sia rimuovendo a proprie spese i rifiuti abbandonati che mettendo in campo controlli ambientali (foto trappole, Guardie Ecologiche, Polizia Locale) mirati a punire i contravventori.
La contraddizione segnalata da tutti i Comuni interpellati è che a fronte dell’obbligo di raccolta e conferimento dei rifiuti, con relative spese vive sostenute, nel caso di sanzioni le stesse devono essere versate all’ente proprietario della strada (Provincia, Anas) che nulla fa per contrastare questo fenomeno.
Ciò che noi chiediamo a Lei ed al Governo è che si intervenga con una revisione della norma, consentendo a chi affronta delle spese di poterne rientrare sanzionando i contravventori.
In caso contrario il rischio a cui andremo incontro sarà di trovare montagne di rifiuti lungo le strade non essendo più in grado i Comuni, soprattutto quelli Piccoli, di accollarsi costi simili.
 Sempre a disposizione con spirito collaborativo, porgiamo distinti saluti.
Roma, 03/06/2019                                                                                                          Franca Biglio                                                                  
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