22/01/2019 - Estrazione a sorte dei revisori anche nelle partecipate
Estrazione a sorte dei revisori anche nelle partecipate
22/01/2019 Nuovo Ordinamento Contabile dei Comuni
Dopo 13 anni di congelamento il decreto che sblocca i compensi dei revisori dei conti è stato infine realizzato, mentre si sta arrivando a vedere la luce del decreto che regolamenta nomine e requisiti dei professionisti impiegati dagli enti locali.
Intanto, il meccanismo dell'estrazione per il revisore dei conti è stato proposto per essere utilizzato anche nelle società partecipate, come opzione (diventando obbligo se si riuscirà ad inserire una norma nella riforma del Testo unico). Saranno istituite 4 fasce, più una ad hoc per Province, città metropolitane e i comuni che contano più di 50mila abitanti. Inoltre il numero di crediti necessari al debutto saranno aumentati da 10 a 20, a cui va aggiungersi un periodo di praticantato di 18 mesi da trascorrere come consulente di un revisore. Il settore dei revisori dei conti pareva essere stato accantonato dalla politica, mentre ora qualcosa torna a muoversi grazie al decreto sui compensi, e i professionisti potranno sfruttare l'attenzione che il Viminale sta portando su questo ruolo.
Le sopracitate 4 fasce sarebbero i pilastri del nuovo regolamento, insieme al test annuale telematico sottoposto dal ministero dell'interno e alle modifiche all'algoritmo che dovrebbero portare ad aumentare le possibilità di estrazione per chi non ha svolto incarichi in precedenza.
Altre questioni rimangono in pieno dibattito da parte dei professionisti, anche nella questione del meccanismo di estrazione, molto caro al Viminale, che spera di creare una figura di revisore più indipendente anche in quelle aziende che spesso si rivelano in grado di trascinare in crisi i conti locali. Per ora non si può applicare pienamente il regolamento previsto per gli enti alle società, perché occorre una norma primaria; è possibile però sfruttare un'opzione da far attivare alla partecipata.
Il presidente dell'Associazione dei revisori locali (Ancrel), Marco Castellani, dichiara che "l'idea di applicare le estrazioni anche alle società ci trova perfettamente d'accordo. È però importante cogliere questa occasione per superare alcuni difetti strutturali delle regole attuali, come l'incompatibilità a vita per i revisori che hanno svolto due mandati. In un panorama dominato dall'estrazione, questa incompatibilità non ha più senso." I professionisti sono però in allerta, perché nelle bozze è presente anche la proposta di inserire i ragionieri degli enti locali negli elenchi dei revisori. Ipotesi che non piace ai professionisti, ma potrebbe trovare un compromesso nell'accettare negli elenchi solo chi risulta già essere dottore commercialista o revisore legale.
Articolo di Loris Pecchia