06/12/2019 - Interrogazioni sull'Unione - Può presentarle il consigliere al sindaco
tratto da Italia Oggi
Se siede nell'assemblea dell'unione vanno indirizzate al presidente
Interrogazioni sull'unione - Può presentarle il consigliere al sindaco
Possono essere ritenute inammissibili le interrogazioni consiliari presentate su temi afferenti a materie che il comune ha trasferito a una Unione di comuni?
Ai consiglieri comunali è riconosciuto dalle vigenti disposizioni (art. 43, comma 1, del decreto legislativo n. 267/00) il «diritto di presentare interrogazioni e mozioni». Uno statuto comunale ribadisce tale diritto rinviando le modalità e le forme alla disciplina del regolamento sul funzionamento del Consiglio. Dallo statuto dell'Unione dei comuni si evince che le amministrazioni aderenti hanno posto in associazione una serie numerosa di funzioni che, dunque, sono sottratte alla deliberazione dei consiglieri dei singoli comuni che ne fanno parte. Lo Statuto dell'Unione dispone, inoltre, che «i rapporti con i comuni aderenti all'Unione e con i comuni convenzionati sono improntati a principi di trasparenza, con la veicolazione di tutti gli atti fondamentali». Ciò premesso, valendo nella fattispecie l'esercizio sostanziale del diritto, il consigliere comunale che faccia parte del consiglio dell'Unione, anche per abbreviare i tempi, presenta la propria interrogazione direttamente al presidente dell'Unione per un più celere reperimento delle notizie. Tuttavia, il consigliere comunale che non rivesta lo status di consigliere dell'Unione può presentare le interrogazioni al sindaco qualora le richieste abbiano ad oggetto questioni che riguardino il territorio del comune amministrato, competendo al medesimo sindaco l'onere di reperire le relative notizie tramite l'Unione e poi riferire in merito al consigliere interessato.