08/08/2019 - Accesso agli accordi stipulati
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Accesso agli accordi stipulati
S. Biancardi (La Gazzetta degli Enti Locali 8/8/2019)
Deve ritenersi accoglibile la richiesta di accesso agli accordi stipulati per la realizzazione di una palestra.
Lo ha stabilito il TAR Emilia Romagna, Parma, sentenza 21 giugno 2019, n. 175.
Nel caso esaminato, la ricorrente aveva proposto gravame al fine di veder accolta, da parte di un Comune, la propria richiesta di accesso riguardante tutti gli atti, documenti e dati inerenti l’accordo stipulato nel 2008 tra l’amministrazione interessata e altri soggetti privati per la realizzazione di una palestra funzionale al plesso scolastico.
La ricorrente aveva chiesto in sede procedimentale l’accesso a tali atti in relazione al suo coinvolgimento in un procedimento volto alla dichiarazione di pubblica utilità su un terreno di sua proprietà (per la realizzazione di ulteriore palestra, rispetto a quella di cui all’accordo del 2008), facendo riferimento nella sua istanza sia alle norme della legge n. 241 del 1990 che alle norme sull’accesso civico generalizzato.
Il Comune aveva negato l’accesso sulla base di una asserita genericità della richiesta, evidenziando in sede processuale anche l’assenza di un dimostrato interesse attuale e concreto ai dati richiesti.
Lo ha stabilito il TAR Emilia Romagna, Parma, sentenza 21 giugno 2019, n. 175.
Nel caso esaminato, la ricorrente aveva proposto gravame al fine di veder accolta, da parte di un Comune, la propria richiesta di accesso riguardante tutti gli atti, documenti e dati inerenti l’accordo stipulato nel 2008 tra l’amministrazione interessata e altri soggetti privati per la realizzazione di una palestra funzionale al plesso scolastico.
La ricorrente aveva chiesto in sede procedimentale l’accesso a tali atti in relazione al suo coinvolgimento in un procedimento volto alla dichiarazione di pubblica utilità su un terreno di sua proprietà (per la realizzazione di ulteriore palestra, rispetto a quella di cui all’accordo del 2008), facendo riferimento nella sua istanza sia alle norme della legge n. 241 del 1990 che alle norme sull’accesso civico generalizzato.
Il Comune aveva negato l’accesso sulla base di una asserita genericità della richiesta, evidenziando in sede processuale anche l’assenza di un dimostrato interesse attuale e concreto ai dati richiesti.
